Cultura Nuova

Martignacco

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Secondo alcuni studiosi, nella zona oggi interessata dal Comune di Martignacco, esistevano insediamenti umani fina dall’epoca gallo-celtica. Tali constatazioni deriverebbero, secondo tali pareri, dalla stessa toponomastica, nella quale – ad esempio – al nome Martinus e Favonius, si aggiugerebbe il tipico suffisso celtico -acum per derivare i nomi Martignacco e Faugnacco. Peraltro risula con certezza che, in epoca romana, la strada a forma di arco che ancor oggi unisce Pagnacco, Plaino, Torreano, Ceresetto e Martignacco, doveva costituire la principale via di comunicazione tra le comunità rurali del territorio.

In ogni caso il toponimo “Martignacco” compare nei documenti antichi per la prima volta nel 1048.
Il territorio di Martignacco è ricco di interessanti ville dal XVI al XX secolo anche se l’opera artistica più importante del territorio è conservata nella chiesetta di San Nicolò, annessa alla cinquecentesca Villa Deciani, presso la quale si può ammirare un ciclo di interessanti affreschi trecenteschi rafiguranti un miracolo compiuto dal Santo.

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